http://www.luiss.it/news/etica-responsabilita-sostenibilita/orto-luiss
L’#ortoLUISS, primo community garden universitario italiano, è un luogo che, fin dalla sua creazione, è molto caro agli studenti e ai dipendenti dell’università (e non solo), e rappresenta un hub che alimenta la cultura dell’agricoltura urbana, della sostenibilità e della partecipazione all’interno e fuori delle mura dell’Università LUISS Guido Carli. L’orto fu creato nel 2014 grazie alla decisione del Direttore Generale dell’Università, dott. Lo Storto, e con il contributo degli studenti e delle studentesse di LabGov (i cd. Labgovers) che da subito lo incubarono all’interno del percorso di educazione non formale che LabGov tiene alla LUISS, EDU@LabGov (http://www.luiss.it/studenti/soft-skills-and-training-opportunities/soft-skills-con-cfu/corsi-di-laurea-triennale-e-ma-1).
26 novembre 2014, #ortoLuiss
Il Lab, una clinica urbana transdisciplinare che realizza la terza missione dell’università, contribuendo a svolgere “attività di produzione di beni pubblici sociali e culturali (public engagement, patrimonio culturale, formazione continua, sperimentazione clinica, collaborazione civica)”, da quell’anno prevede un monte ore che gli studenti devono svolgere in e per l’orto.
17 marzo 2018, #ortoLuiss
25 novembre 2017, #ortoLuiss
Le ore in questione sono divise in ore community gardening, durante le quali i ragazzi cooperano in attività di autocostruzione e co-progettazione e imparano a gestire un processo di adozione e gestione di un orto urbano o un giardino condiviso, e ore autogestite, durante le quali gli studenti lavorano singolarmente nell’orto. Nell’ #ortoLuiss, gli studenti di EDU@LabGov si adoperano in molti modi: dalla cura delle coltivazioni, passando per l’apprendimento dei rudimenti necessari alla tutela del verde, fino ai vari laboratori in cui imparano a costruire, riciclando materiali di scarto, orti in cassone, in cassetta o orti verticali. Ma l’orto universitario nella visione di LabGov non è fine a se stesso. infatti è un luogo ideale per la prototipazione di innovazioni che potranno in seguito essere replicate all’interno della città. L’orto non funge solo da laboratorio, ma anche da palestra della collaborazione. I Labgovers, infatti, durante le attività orticole apprendono anche quegli strumenti che utilizzeranno una volta usciti dall’università per cooperare con efficacia sia nel mondo del lavoro che nella vita quotidiana. Nel corso della nostra palestra collaborativa abbiamo infatti avuto l’occasione di lavorare insieme a studenti del corso di laurea magistrale in Architettura del Paesaggio, presieduto dalla prof.ssa Alessandra Battisti, dai quali i nostri ragazzi, costruendo con loro in piena collaborazione orti in cassetta e orti verticali, ne hanno potuto cogliere la grande creatività e capacità organizzativa. Inoltre gli studenti di EDU@LabGov hanno avuto l’occasione di essere affiancati dalla agronoma e botanica prof.ssa Barbara Invernizzi, con la quale hanno potuto approfondire alcuni aspetti più tecnici del giardinaggio, e dall’ortista di comunità Alessandra Noce, con la quale LabGov aveva già collaborato nel Co-Distretto Roma Sud Est, che ha condiviso con gli studenti la sua esperienza sul campo.
https://www.youtube.com/watch?v=GqV7HHhm-GY
L’orto Luiss non è frequentato però soltanto dagli studenti che partecipano al percorso formativo di EDU@LabGov. Ad esempio, una delle più belle realtà che vivono l’orto comunitario è quella di Cervelli Ribelli, un’associazione che si occupa di sostenere alcuni ragazzi autistici, che ha lanciato il progetto “Autistici e Giardinieri”, con l’obbiettivo di avvicinare i suoi membri “ad un’attività concreta e formativa, promuovendo abilità che rendessero possibili percorsi lavorativi veri e propri, e richiamare l’attenzione sul problema del recupero a una vita sociale dei ragazzi con disabilità psichica”. Un’altra realtà particolarmente attiva nell’#orto Luiss è quella di AMUSE (Amici del Municipio Secondo), “un’associazione di promozione sociale indipendente con l’obbiettivo di rendere incisivo l’impegno civico dei propri associati nei settori del decoro urbano, della solidarietà e della conoscenza del territorio”. Anche questi ultimi, proprio per la loro vocazione all’impegno civico attivo, sono impegnati ormai dal 2015 nella tutela e nella cura dell’orto universitario, che rappresenta uno dei migliori esempi di orti urbani del secondo municipio.